lunedì 11 febbraio 2013

"Panadas"


Ciao a tutti!! Come state??...
Qui fa un gran freddo! Brrrrrrrrrrrrrrrrr..... non è proprio il caso di uscire...meglio stare a casa al calduccio col piccolo "Dani"!!...e visto che il papy è a lavoro...prepariamogli qualcosina di buono per il rientro alla sera! Ne sarà felicissimo!!! :-) :-) :-))
Mentre il mio cucciolotto dorme ne approfitto per mettere le mani "in pasta" e speriamo che resista addormentato per qualche oretta così riesco a fini re il tutto senza lasciare tutto a metà...come capita spesso e volentieri! ;-)...ma lui è piccolo e ha tanto bisogno di coccole...e poi è simpaticissimo...insieme ci facciamo tante grosse risate! 

Dunque..oggi voglio presentarvi la famosissima "Panada Asseminese"...è buonissima...ma del resto sono un pò di parte, visto che vengo da Assemini! :-)) :-))
A me ha insegnato a prepararla mia mamma e a lei, ha insegnato mia nonna, Vitina! Era bravissima a prepararla...buone come le sue non le sanno fare in tanti....e il bello è che è un piatto tipico Asseminese ma mia nonna era Pugliese...trapiantata in Sardegna!! :-)) Era un vero fenomeno!
La Panada classica è fatta con le anguille e le patate...ve la preparerò una volta che sono in Sardegna, perchè qui ho difficoltà a trovare le anguille...trovo solo "filatrote" e non è esattamente la stessa cosa! La Panada nasce come piatto dei pescatori. Assemini, infatti, ergeva sopra una palude (che ormai non esiste più!), dove proliferavano le anguille. Le mogli dei pescatori, che non sapevano più come cucinarle, si inventarono questo piatto, che garantiva la durata nel tempo dello stesso e pure un pasto completo per i mariti, in quanto era composto da una pasta di pane "Su Corxiu", che faceva da contenitore, carboidrati, e dalle anguille con le patate, proteine e zuccheri.
Successivamente la Panada ha subito svariate rivisitazioni ed ora si prepara con qualunque alimento....frequente ad Assemini la potete trovare di agnello e patate, di agnello e piselli, di capra e patate, di favette, di verdure e non ultime in versione "mignon" fritte con wurstel e patate, con funghi, con melanzane e chi più ne ha più ne metta! :-))

In realtà quelle fritte, venivano preparate con pecorino fresco e menta!

Anch'io quest'oggi ho voluto preparare delle panadine, ma non le ho fritte per far si che non diventassero troppo pesanti, le ho messe al forno! Le ho preparate con pollo e melanzane e a dire del mio maritino bellissimo e buon gustaio, sono venute Buonissime! gnam gnam!!

Dunque cosa occorre per la preparazione?
Ingredienti per circa 15 panadine di media grandezza:
per la pasta
150 gr di farina 00
150 grami di semola rimacinata
1 cucchiaio si strutto
acqua tiepida
olio extra vergine d'oliva
sale q.b.

per l'interno
250 gr di melanzane oblunghe
250 gr di petto di pollo
aglio
prezzemolo
basilico
salsa di pomodoro (o pomodori secchi sminuzzati e un cucchiaio di concentrato di pomodoro)
olio extra vergine d'oliva
sale q.b.


Procedimento per la pasta:
Versare la farina setacciata e la semola rimacinata sopra un piano e formare la classica fontana nel cui centro andrà versato il cucchiaio di strutto e poca acqua tiepida leggermente salata. Amalgamare il tutto velocemente e lavorare la pasta energicamente fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico che "sbatterete" più volte sul tavolo in modo tale da far uscire l'aria. Va lavorata come il pane ma non a lungo, massimo 5 minuti e non deve essere troppo morbida, altrimenti è un problema lavorarla e in cottura potrebbe bucarsi...in più se è troppo morbida significa che ha troppo strutto e quindi a fine cottura risulterà troppo croccante e quindi dura!
Una volta ottenuta la classica palla di pasta omogenea, va posta a riposare in luogo asciutto sotto un canovaccio per almeno 30 minuti.
Trascorsi i 30 minuti, riprendere in mano la pasta, stenderla leggermente con le mani e versarvi sopra un cucchiaio d'olio extra vergine d'oliva. Continuare a lavorare la pasta per alcuni minuti, in modo tale da far assorbire tutto l'olio. Riformata la palla, la si divide in due parti, 3/4 servirà per fare il "contenitore", la restante per il "tappo". Ricordatevi sempre di lasciarne un pezzettino, di modo tale che se in fase di cottura si dovesse bucare da qualche parte, potete mettere una "pezza" e sanare il buco! :-))
Stendere i 3/4 di pasta con il mattarello in modo tale da formare una sfoglia dello spessore di massimo mezzo centimetro.
Prendere ora 10 o 15 tegliette d'alluminio, quelle da budino o muffin per intenderci, a seconda di quanto grandi le si voglia fare, e con un coppa pasta tondo, in mancanza va benissimo anche un bicchiere, tagliare la sfoglia in tante sfogliette tonde. Prendere le sfogliette e adagiarle all'interno delle tegliette.
Stendere poi la restante sfoglia e sempre con il coppa pasta tondo, tagliare i coperti delle panadine.
Consiglio di fare questa operazione una volta pronto il condimento delle panadine, perchè la pasta ha la tendenza a restringersi velocemente, per cui se si preparano con largo anticipo e non si ha pronto il condimento è un gran casino!! :-))

Procedimento per il condimento:
Stavola io ho usato il pollo e le melanzane, ma si può usare di tutto...per cui sprigionate la vostra fantasia! :-))

Io, dopo averle lavate per bene e messe a dissalare, ho tagliato le melanzane a dadetti piccoli piccoli e le ho fatte cuocere in olio extravergine d'oliva, con uno spicchio d'aglio, prezzemolo, basilico salsa di pomodoro e un pizzico di sale.
A parte ho cotto il petto di pollo. L'ho grigliato e poi tagliato a pezzettini piccoli piccoli ed aggiunto alle melanzane una volta levate dal fuoco.
Ho aggiustato di sale e poi ho riempito le panadine.
Chiuderle non è semplicissimo e ho anche difficoltà a spiegarlo a dire il vero. Prendete l'estremità del "contenitore" e con le dita unitelo alla pasta del coperchio, dopo aver adagiato quest'ultimo sopra ogni panadina.
Bisogna fare in modo che la pasta del coperchio formi un tutt'uno con quella del "contenitore".
Poi, con il pollice e l'indice della mano destra, sinistra per chi è mancino, prendere la pasta e rivoltarla verso l'interno formando come degli spicchi, in modo tale da sigillare il tutto.

Infornare, a forno caldo, a 180°C per almeno un'ora o un'ora e mezzo, dipende sempre dal forno. Si possono cuocere anche a forno ventilato, ma bisogna abbassare la temperatura e diminuire il tempo.
Ad ogni modo, sono cotte quando prendono colore e smuovendole emettono un suono come di "olio che frigge".

Io le ho preparate al forno, ma in realtà andrebbero fritte in abbondante olio extra vergine d'oliva.
In questo caso vanno fatte piccole piccole!!

E ora...come al solito...non mi resta che augurarvi Buon Appetitooooooooo!!!!





Nessun commento:

Posta un commento